Non so neppure perché l’ho fatto, uscire di sera col gelo che mi salta addosso – e le mani intirizzite, i guanti che non bastano a proteggerle. Ma, nella nebbia e nell’oscurità, è un camminare attraverso – e quell’angolo di mondo ferito dalla notte invernale, un gorgo, un ponte verso i sogni.
Viale Buon Pastore
Il parco del viale:
Poi via Pagliani, lunga e tortuosa:
E a sinistra si entra nel parchetto da cui torno a casa:
Ho allungato il mio cammino. Avrei potuto, infatti, svoltare prima per arrivare a casa, ma in genere preferisco insinuarmi silenziosa nel piccolo parco e lasciarmi avvolgere dal silenzio.